apri il menu

Turismo Culturale

Savannah Explorers

Vieni a scoprire cultura e tradizioni della Tanzania



Durante il safari incontrerete persone appartenenti alle diverse etnie presenti in Tanzania (Masai, Chagga, Datoga, Hadzabe e tanti altri), tutti vivono pacificamente ed allegramente senza alcuna forma di tribalismo.

Etnie

La Tanzania è caraterizzata dalla varietà delle etnie che convivono pacificamente, si contano 120-130 diversi gruppi tribali. Le tribù più conosciute sono i Masai del Tarangire, Manyara, Ngorongoro e Serengeti, gli Iraqw di Karatu e dintorni, i Chagga alle falde del Kilimanjaro. Il primo presidente Nyerere fece un grande lavoro per amalgamare le etnie e limare i contrasti tra le trbù, grazie a lui la Tanzania è oggi una nazione assolutamente pacifica e sicura. Il turismo culturale è sempre più diffuso in Tanzania, le visite ai villaggi locali, ai boma ed alle piantagioni sono apprezzate dai turisti provenienti da tutto il mondo ed offrono la possibilità di interagire con le persone del posto, scoprire usi, costumi e tradizioni del sorridente popolo tanzaniano.

Masai

I Masai sono probabilmente la tribù più conosciuta di tutte le tribù tanzaniane, essi vivono nelle regioni settentrionali del paese. Le loro tradizioni e la loro cultura ruotano intorno alla pastorizia, sono scrupolosi e coraggiosi guardiani del loro bestiame. La loro vita è spesa proteggendo e curando le loro mandrie di bovini, e cercando ampi terreni adatti al pascolo. Le tribù vivono in capanne circolari chiamate manyatas fabbricate con mattoni di fango e paglia. Le capanne circondano un recinto circolare dove il bestiame passa la notte sorvegliato dei guardiani. Un recinto di fitti cespugli spinosi protegge il bestiame dagli attacchi dei leoni e degli altri predatori. I Masai spostano il bestiame a seconda  delle stagioni e delle pioggie annuali per trovare acqua e pascoli. Per questo motivo gli insediamenti sono temporanei e facilmente trasferibilii in luoghi dove l’accesso dei pascoli e l’acqua è migliore. Le tradizioni tribali separano uomini e donne in gruppi di età diversa: i più giovani si occupano di pecore e capre, i giovani guerrieri maschi, chiamati Moran, proteggono i bovini di proprietà della loro famiglia. Ad una certa età i maschi divengono "anziani" e da quel momento avranno una posizione di rispetto nella società Masai. I guerrieri giovani divenuti "anziani" si sposano e danno vita ad una loro famiglia.

 

Per saperne di più sulla visita del Masai boma leggi la guida di viaggio dedicata:

Swahili

Le Isole delle Spezie dell'Arcipelago di Zanzibar, Pemba, Mafia e l'intera costa della Tanzania sono la terra del popolo swahili, un vivace mix di arabi, indiani e popoli di origine bantu che storicamente hanno basato i loro mezzi di sussistenza nel commercio che si svolgeva nei paesi bagnati dall’Oceano Indiano. Questa regione è a prevalenza islamica, troviamo antiche moschee e palazzi dallo stile arabo. La tradizione swahili è incentrata sul "dhow",  una barca a vela di legno spinta dai venti stagionali. Storicamente queste barche collegavano la costa swahili con l'Arabia e l'India permettendo il commercio con le regioni limitrofe. La pesca resta un pilastro dell’economia costiera nei piccoli villaggi di tutta la zona, mentre le piantagioni di cocco e spezie costituiscono un'importante fonte di esportazione. La vita sulla costa swahili è tranquilla e stimolante. Le donne sono avvolte in lunghe vesti chiamate Bui Bui, le troverete passeggiare lungo le tortuose strade che conducono al mercato locale, fermandosi a chiacchierare fuori dalle alte case costruite con corallo e calcare. Nei villaggi, la chiamata alla preghiera è un momento importante della giornata e una volta terminati i propri doveri religiosi, gli uomini si riuniscono in piazza a bere il caffé speziato preparato su bracieri in ottone.

Dal coraggioso guerriero Masai ai ritmi tranquilli della città della costa swahili, la Tanzania offre una visione unica della vita africana invariata da secoli e secoli.

Prenota il tuo safari in Tanzania

Sito web realizzato da: www.mypresslab.com